Blog . 24 Maggio 2016

Bilancio di autopercezione strategica: i punti di forza e di debolezza della tua organizzazione in pochi step [tutorial]

Bilancio di autopercezione strategica: i punti di forza e di debolezza della tua organizzazione in pochi step [tutorial]

In quanto imprenditori o manager sapete che mantenere uno sguardo obiettivo sulla vostra compagine aziendale richiede uno sforzo non da poco. Nonostante le vostre azioni, è comunque molto probabile che i vostri collaboratori, fornitori o clienti percepiscano l’azienda in modo diverso rispetto a come la vedete voi. Condurre un’analisi che vi permetta di ottenere una fotografia realistica sulla situazione aziendale vi piacerebbe, ma forse non sapete proprio da dove partire?
Come professionisti, invece, magari vorreste aiutare i vostri clienti a stilare un’analisi del tipo appena descritto come operazione preliminare prima di iniziare un progetto, ma avete difficoltà a trovare un metodo che vi permetta di ottimizzare i risultati con rapidità ed efficienza?
Se rientrate in una delle casistiche citate, allora il modello di autopercezione strategica è lo strumento che fa per voi.


IL MODELLO DI AUTOPERCEZIONE STRATEGICA: COS’E’

Il modello di autopercezione strategica permette di fotografare la compagine aziendale restituendo in forma grafica i punti di forza e le aree di miglioramento dell’organizzazione e della propria posizione di mercato.
Il modello prevede un'intervista composta da 84 affermazioni sulle quali l’intervistato è chiamato a pronunciare il proprio grado di accordo. Esse vengono riunite in cluster, cioè in raggruppamenti, attinenti all’analisi interna ed esterna rispetto all’azienda.
La compilazione del questionario può avvenire in autonomia o con il supporto di un professionista.
In un tempo ristretto, quindi, è possibile arrivare ad avere un resoconto in grado di rappresentare, con una certa accuratezza, la percezione del posizionamento strategico da parte dell’imprenditore o del management.


COME SI PRESENTA E COME FUNZIONA

Una volta effettuato l’ingresso nella propria area riservata, ci si trova di fronte un’interfaccia intuitiva, sviluppata tenendo in grande considerazione la user experience e l’obiettivo di far risparmiare più tempo possibile ai nostri utilizzatori. Abbiamo messo chiarezza e velocità sul podio dei requisiti fondamentali della piattaforma!






Da qui sarà subito possibile cominciare ad utilizzare il modello, partendo con l’intervista. Ecco una domanda tipo:





Abbiamo constatato che questa è una fase estremamente ispirante per l’intervistato. L’intervista è una sorta di viaggio, un percorso guidato durante il quale l’intervistato viene stimolato a formulare nuovi progetti, osservazioni o spunti di partenza per eventuali ottimizzazioni. Per assicurare che queste ispirazioni non vadano perdute e siano facilmente consultabili, il modello offre la possibilità di annotare, in relazione ad ogni affermazione, le proprie riflessioni, appuntando a margine tutte le nuove idee.

Alla fine del percorso vengono restituiti i risultanti dell’analisi interna (organizzazione) e quelli dell’analisi esterna (dinamiche di mercato). I cluster per l’analisi interna si riferiscono ad aree quali strategia, competenze distintive, pressione competitiva, efficacia di marketing, social media marketing, leadership di mercato, vantaggio di costo/prezzo, controllo, efficienza produttiva, sviluppo prodotto/servizio, qualità, competenze tecniche, asset, design organizzativo, clima organizzativo, reputazione, risorse finanziarie, solidità del management, tecnologia proprietaria, sostenibilità.





Per quanto concerne l’analisi esterna, invece, i cluster interessano trend economici e sociali, sfida tecnologica, ambiente competitivo, internazionalizzazione, mercato, catena del valore, concorrenza e modello distributivo.




Il risultato viene sintetizzato in un report, i cui elementi centrali sono dei grafici polari che rendono lampanti i punti di forza e di miglioramento strategici.

È possibile aggregare tra loro i modelli, in modo da avere a disposizione una rappresentazione esatta dell’azienda, basata sull’esperienza (sia interna che esterna) che ne hanno i titolari, i collaboratori, i fornitori, i clienti, gli stakeholder.


IL RISULTATO FINALE E L’APPORTO IN TERMINI DI VALORE

Il risultato finale fornisce un’istantanea in grado di rilevare i punti di forza dell’azienda ed evidenziare le aree in cui è opportuno attuare dei miglioramenti. In questo modo il professionista si troverà in mano, con estrema facilità, un check up iniziale sufficientemente preciso della situazione aziendale, mentre il manager/imprenditore, ripetendo l’intervista periodicamente, potrà valutare in modo regolare lo stato della propria azienda e stimare l’evoluzione della percezione interna nel tempo.

L’analisi di autopercezione strategica, quindi, costituisce un ottimo punto di partenza per tracciare un percorso strategico, ma è anche utile come termine di paragone interno, rispetto alle considerazioni dell’imprenditore/manager.

Il valore aggiunto ottenuto accedendo al modello è perciò notevole sia dal punto di vista del tempo risparmiato, che delle nuove competenze acquisite e subito spendibili.

Vi abbiamo incuriosito e adesso siete interessati all’acquisto del modello? Visitate la relativa area nello store.

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